Cosa fare se hai scoperto di essere indagato per un reato

La fase delle indagini preliminari che coincide con il momento in cui il soggetto scopre di essere indagato, è importantissima e consente all’interessato, di poter esercitare al meglio il diritto alla difesa.

Diritti dell’indagato

Sono molteplici i diritti che l’indagato possiede in questa fase, pur in presenza del segreto nelle indagini e quindi l’impossibilità di avere accesso agli atti del fascicolo del pubblico ministero.

Così ad esempio, l’indagato ha sempre diritto di essere sentito e raccontare la sua versione dei fatti, produrre documenti, attivare e richiedere delle investigazioni difensive.

La nomina di un difensore di fiducia

La prima cosa da fare, è informare l’Autorità Giudiziaria della nomina di un proprio difensore di fiducia. Attendere o ignorare questo invito non serve a molto, in quanto, in assenza di un legale, procede direttamente l’ufficio a nominarne uno, il cui compenso è sempre a carico dell’indagato/imputato. Quindi, tanto vale nominare il proprio avvocato e studiare insieme una strategia per affrontare il procedimento.

Differenza tra essere indagati o imputati

Essere indagati non implica automaticamente un processo. Il PM, infatti, durante le indagini preliminari, spesso delegati alla polizia giudiziaria, raccoglierà delle prove per poi valutarle e prendere una decisione finale sulla richiesta di rinvio a giudizio o sulla archiviazione.

Cosa fare

Se hai il sospetto di essere indagato, puoi chiedere al tuo legale di richiedere alla Procura un certificato ai sensi dell’articolo 335 del codice di procedura penale e verificare se sono iscritti dei procedimenti a tuo carico.

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