avvocato estorsione informatica

Se sei vittima di una estorsione attraverso internet (Skype, Facebook, blog, chat, forum, twitter) e necessiti il parere di un professionista qualificato esperto in queste tematiche, contatta l’avvocato Davide Tutino.

Davide Tutino è un avvocato penalista,  esperto in reati informatici e tutela del diritto d’autore in rete.

Ha conseguito un dottorato di ricerca all’Università di Catania, autore di numerose pubblicazioni in ambito scientifico-tecnologico ed è stato docente per oltre 5 anni  di informatica avanzata e sicurezza di reti informatiche presso enti di formazioni accreditati dalla regione Sicilia ed altri enti privati.

Inoltre è un programmatore ed esperto di reti informatiche, con diplomi  conseguiti da enti di formazione accreditati Regione Sicilia e FSE.

In ultimo, l’avvocato Tutino ha padronanza dei prodotti più diffusi di fogli elettronici, word processor, database, vpn, firewall, ssh, telnet su varie piattaforme. Ha sviluppato altresì competenze professionali e realizzazione di applicazioni su sistemi operativi: Unix, Linux, FreeBSD, OpenBSD, Solaris, IBM AS400, MacOS X, Windows (2000,xp,vista,7,8).

Di seguito un esempio delle comuni estorsioni che circolano in rete ( fonte : http://www.laleggepertutti.it/39884_spogliarsi-su-skype-ed-essere-ricattati-video-nudi-su-internet#sthash.CN9LKY1C.dpuf)

“Ciao, mi piacerebbe conoscerti. Ti va di vederci su Skype?” L’adescamento inizia con un semplice, candido appuntamento. L’esca è una ragazza carina, quella – apparentemente – della porta accanto. La vittima, invece, un giovane dai bollori adolescenziali. Lei lo cerca, lo contatta, dice di essere interessata a un’amicizia.   Dalla mail si passa all’appuntamento davanti alla cam. La conversazione su Skype si scalda velocemente, i complimenti incalzano, diventano sempre più seducenti e provocatori. Lei finge un po’ di pudore e di tentennamenti. Poi decide di lasciarsi andare.   La ragazza inizia a mostrare il proprio corpo nudo, invitando il malcapitato a fare altrettanto. La trappola è scattata. Mentre la vittima ha ormai compiuto gli inequivocabili gesti di chi si è lasciato andare, la conversazione si interrompe e arriva il messaggio con il ricatto: “Ho registrato tutto il video. Se non vuoi che lo faccia circolare su Facebook tra i tuoi amici, mi devi inviare 300 euro”.

Si ricorda che in Giurisprudenza, in tema di estorsione mediante minaccia telefonica l’aggravante delle più persone riunite nel commettere la predetta minaccia è da ritenersi sussistente ogniqualvolta il soggetto passivo abbia acquisito la sensazione che essa provenga non solo dal singolo che la profferisce, ma che costui manifesti le comuni perverse, intenzioni di più persone di cui si faccia portavoce.

Per una consulenza, contatta il 392.3.83.83.83